Da fonte sicurissima
Ai revisionisti piace sottolineare che la fede ne “la Shoah” è veramente al centro della visione del mondo che alcuni cercano d’imporci. (Nel centro di questo centro troneggia la Magica Camera a Gas, una vera e propria impostura in maestà).
Ecco che, senza volerlo, un accademico ben goffo e un po’ tonto, Denys de Béchillon, docente di diritto pubblico presso l’Università di Pau, ci conferma nel suo gergo che, almeno su questo punto, i revisionisti hanno ragione.
Estratto della sua intervista letta in Le Monde in data odierna (Affaire Dieudonné: Une réponse adaptée à une situation extraordinaire):
Una Costituzione è il primo vettore della coesione di un paese. È quindi molto assennato ricordare che la nostra esistenza contemporanea come nazione si è definita anche nella lotta contro la barbarie nazista, nella coscienza del genocidio degli ebrei europei, e quindi nel principio della lotta contro l’antisemitismo (e a maggior ragione contro il negazionismo).
Ringrazio la bella Merée Drante per avermi segnalato questa intervista, di avermi proposto questo estratto e di aver notato che “questo articolo recentissimo corrobora” quanto dicono i revisionisti.
10 gennaio 2014