I “testimoni” tedeschi del film Shoah sono stati comprati ad alto prezzo

Ho già dimostrato come Claude Lanzmann, nel suo film Shoah, aveva cercato di farci credere alle camere a gas di Auschwitz e Treblinka. Egli aveva utilizzato in particolare pretesi testimoni oculari polacchi o tedeschi i cui racconti erano in realtà vaghi, confusi, contraddittori e ricchi di impossibilità materiali.

Nel 1985, in un’intervista, Claude Lanzmann aveva già detto a proposito dei “testimoni tedeschi”: “I soldi hanno persuaso gli esitanti” (reportage di Annette Lévy-Willard e Laurent Joffrin nel quotidiano Libération del 25 aprile 1985 a pag. 22).

Ieri, recidivamente, ha dichiarato: “E poi io ho pagato. Una somma non indifferente. I Tedeschi li ho pagati tutti” (Virginie Malingre, “Claude Lanzmann explique Shoah à des élèves avant sa distribution dans les lycées”, Le Monde, 16 settembre 2004, pag. 12).

16 settembre 2004